WEDDING ROAD 2015: 1400 km per un “SI”
La partenza
Di nuovo in partenza. Di nuovo verso sud. Questa volta, però, non si tratta del sud del mondo, della remota Tierra del Fuego, ma “solamente” del sud dell’Italia.
Che differenza organizzare un viaggio di quattordici giorni verso la Puglia, rispetto a un viaggio di sei mesi in Sud America! Per quanto alcune cose siano fatte sempre all’ultimo (a volte l’esperienza non insegna), l’ansia e le preoccupazioni sono totalmente differenti.
Non è di poco conto la partenza direttamente da casa! Si parte con le bici già montate e cariche e non con due cartoni che speri di rivedere all’aeroporto di destinazione, piccola premessa a intense ore di attività del meccanico Silvano e dell’assistente del mago, Paola, per ridare vita alle fedelissime Discovery.
Altro elemento non trascurabile è la differenza di equipaggiamento… Partire con un bagaglio (bici esclusa) di 16 kg e non di 30 per me e con un bagaglio di 25 e non di 40 per Sil rende tutto notevolmente più semplice, anche prendere la mano (e la gamba) con la bici in assetto da viaggio.
Infine…abbiamo scelto di attraversare la Pianura Padana e poi di percorrere la statale Adriatica, per cui sarà tendenzialmente tutto piatto e quindi questi ipotetici 1400 km sembrano una passeggiata, tenendo conto che è poco più del chilometraggio dell’intera Carretera Austral cilena, tolto l’enorme dislivello di quest’ultima.
In realtà ogni cicloviaggio ha le sue incognite e non deve mai essere sottovalutato, anche se breve, anche se si snoda su strade facili e in luoghi facili, in cui ad esempio non è problematico reperire cibo e acqua.
Ogni cicloviaggio è un CicloViaggio…
Ci avventuriamo lungo l’Italia con una targa sulle Bici che richiama l’attenzione e le simpatie delle persone che incontriamo strada facendo, perché racconta con una sola frase ciò che ci spinge ad affrontare questo viaggio sui pedali…
L’arrivo e le nozze
Questo CicloViaggio ha un nome: si chiama WEDDING ROAD.
E’ la strada che porta me e Silvano a “compedalare” a nozze a Sava, provincia di Taranto, il paese natale dei miei genitori, Ada e Gigi, da cui si sono allontanati più di 50 anni fa, ma dove ritornano ogni anno per ritrovare le loro radici.
In omaggio a loro e alla loro amata terra, il 2 SETTEMBRE 2015 Silvano ed io, vestiti di “ROSSO AMORE*”, saliamo in sella alle nostre preziose Biciclette che ci accompagnano ancora una volta verso una meta importante: il MATRIMONIO.
Niente abiti da sposa/sposo tradizionali: abbiamo deciso di indossare il nostro abbigliamento da bici, per essere anche oggi i “Paola e Silvano” di tutti i giorni.
Solo alla sposa sono concessi alcuni vezzi: indosso alcuni monili prestati e regalati, oltre alla preziosa collana di perle che era della Mamma di Sil.
Ho anche il velo. Sul CASCO. Indecisa su come e dove sistemarlo, alla fine ho scelto la via più semplice, infiocchettarlo al casco e lasciarlo svolazzare all’aria per i 15 km che ci separano dal municipio…
Per non farmi mancare nulla ho anche uno stupendo bouquet di fiori di stoffa, dono della mia amica Paolarita che, nel giorno delle sue nozze con Nicola, ha scelto di regalarmi un bouquet identico al suo, in segno di amicizia e di buon auspicio.
Niente cerimonia tradizionale: rito civile celebrato dal Sindaco del comune di Sava che, gentilmente, ha accolto anche le nostre damigelle, le Biciclette, nella sala consiliare (al primo piano… ma portare in cima a una scala una Bici scarica è un gioco da ragazzi, ormai!).
Niente scambio degli anelli** perché abbiamo scelto di non togliere quelli che ci siamo scambiati, guarda caso, il 2 SETTEMBRE 2012 sul magico Salar de Uyuni, noi due soli*** in quella bianca immensità.
I Gigetti sono stati i protagonisti fondamentali di questa storia, in quanto testimoni del nostro “SI”, ma in viaggio con noi abbiamo portato una foto di Bice e Giovanni, Mamma e Papà di Silvano, che purtroppo non ci sono più, perché fossero comunque parte di questa cerimonia. Grande è la commozione di tutti noi quando la foto passa da una mano all’altra nel momento delle firme che sigillano la nostra unione.
Non sono ovviamente mancati i pensieri dedicati a tutti gli amici che ci hanno seguito prima, durante e dopo le nozze e, soprattutto, a Julie e Emilie, le figlie di Sil, e a mia sorella Francesca, che hanno condiviso il nostro desiderio di un matrimonio all’insegna dell’essenzialità.
Questa semplicità ha dato vita a qualcosa di unico, emozionante e originale, anche se non volevamo essere originali a tutti i costi ma semplicemente NOI STESSI.
Ciliegina sulla torta è stato l’articolo scritto da Lucia Iaia, sorella del Sindaco di Sava, giornalista de “Il nuovo quotidiano di Puglia”, che ha raccontato brevemente ma con maestria il nostro viaggio e il nostro matrimonio, rendendoci “famosi” per un giorno e facendo partecipe un intero paese di una notizia diversa dal solito. Grande gioia e riscontro anche per i Gigetti, riconosciuti sul giornale da parenti e amici, con Silvano che non faceva che ripetere: “Vedi Gigi! Se non fosse stato per la Bicicletta, non saresti finito sul giornale a ottant’anni!”.
* “ROSSO AMORE”, termine coniato da Roberta, “la sognatrice” dell’edicola di Sermide, in provincia di Mantova, cui ci siamo rivolti per ritrovare la ciclabile dell’argine del Po. Meravigliata dal nostro viaggio e dal motivo che ci spingeva in bici verso sud, ci ha contagiato con il suo entusiasmo e ci ha piacevolmente sorpreso con il suo blog, diario di vita quotidiana e del mondo visto attraverso i suoi occhi. Bello il modo in cui ha raccontato il nostro incontro del 22 agosto 2015.
https://radiorobyrock.wordpress.com/
https://radiorobyrock.wordpress.com/2015/08/22/lestremamente-meraviglioso-cimento/
**ANELLI: “forgiati” da Silvano; un Salar per scambiarli e nell’amore incatenarli…
***NOI DUE SOLI: nella nostra immaginazione, la cerimonia con cui ci siamo simbolicamente sposati nel 2012 sul Salar de Uyuni prevedeva la completa solitudine e, in effetti, eravamo soli da alcuni giorni, fino all’apparizione di un puntino nero all’orizzonte, che non era né jeep né moto ma un cicloviaggiatore di tutto rispetto.
Buff3y, australiano, partito tredici mesi prima da Prudohe Bay in Alaska, diretto a Ushuaia in Argentina e arrivato puntualissimo a fare da testimone alle nostre nozze, nel preciso istante in cui le nostre Bici si trovavano ruota contro ruota e noi cuore contro cuore.
Buff3y sostiene di aver assistito esattamente a ciò che ti aspetti di veder accadere nel bel mezzo del surreale Salar!
http://buff3ysbicyclingblog.info/

Annuncio di matrimonio

La partenza più importante

La sposa

“Sì”

Le firme

Sposi, Sindaco di Sava, testimoni e damigelle

Foto ricordo

Bici Sposi con Bice e Giovanni

Ada e Gigi

In viaggio verso il ristorante sul mare

Il banchetto nuziale

Il bacetto nuziale

Anche la damigella è agghindata per le nozze

Gli sposi finalmente sposati

La sposa e il bel mare di Torre Ovo (TA)

La sposa e il bel mare di Torre Ovo (TA)

Il bouquet

Qualcosa di nuovo e di blu

Qualcosa di bianco, qualcosa di prestato e le fedi scambiate sul Salar de Uyuni

La sposa

Lo sposo

Un grazie a Lucia Iaia per l’articolo sul nostro matrimonio

Un grazie a Lucia Iaia per l’articolo sul nostro matrimonio
WEDDING ROAD 2015: i 1400 km prima del “SI”
E ora raccontiamo i quattordici giorni che separano la partenza dall’arrivo…
Dopo aver percorso la Via Emilia nel 2013, abbiamo deciso di scegliere strade alternative, con la speranza di sfuggire all’intenso traffico. In realtà, partiamo in un periodo in cui molta gente è ancora in ferie e quindi le prime tappe scorrono tranquille su strade non particolarmente affollate.
Seguiamo idealmente la direzione della Ciclovia del Po, ma il nostro percorso non la ricalca fedelmente: seguire il Po e tutte le sue anse, a volte su sterrato, non ci sembra la soluzione ottimale perché ci porterebbe ad allungare troppo i tempi. La cosa certa è che non possiamo mancare al nostro matrimonio!!!
Sicuramente è un viaggio a sé percorrere interamente la ciclovia lungo il grande fiume, così come è un altro viaggio quello che porta a splendide città quali Pavia, Cremona, Mantova, Ferrara e Ravenna, che meritano giorni e giorni di visita per conoscerne la storia e apprezzarne i tesori. Ad ogni modo, per noi, è stato comunque bello attraversare risaie e campagne per poi trovarsi ad ammirare splendide piazze e monumenti.
Da Mantova a Ferrara seguiamo la ciclovia lungo l’argine del Po e possiamo assicurare che effettivamente il traffico è limitato ai gestori dei fondi e si pedala piacevolmente, ben più in alto rispetto al piano stradale.
Anche il clima, tutto sommato, è dalla nostra: partiti da casa con una lieve pioggerellina che si dirada nel giro di mezzora, abbiamo la fortuna di pedalare all’asciutto. Trascorriamo le prime notti in B&B senza sentir cadere una goccia di pioggia che, invece, dà il benvenuto alla tenda la prima sera in cui la montiamo in campeggio nei pressi di Mantova e per alcune notti successive.
La nostra confortevole suite diventa protagonista lungo la costa Adriatica, che offre una vasta scelta di campeggi e ci libera del pensiero di prenotare un bed and breakfast a metà giornata, quando iniziamo a farci l’idea di dove finirà la tappa.
La strada lungo l’Adriatico ha i suoi pro ma anche molti contro: spesso si pedala vista mare, ma non ci sono ciclabili facilmente percorribili; sono sempre corte, alcune finiscono direttamente in spiaggia, sono percorse a piedi, in bici e a ritmi fin troppo lenti. Ci stanno un po’ strette e, molto spesso, deviamo sulla strada statale che a volte offre una mini corsia che ci tiene al riparo dalle auto, mentre altre volte ci obbliga a stare in equilibrio sulla linea bianca con il rischio di finire direttamente nei campi.
Appena entrati nelle Marche scegliamo di andare in direzione del parco naturale del Monte San Bartolo, affrontiamo un bello strappo da Gabicce Mare a Gabicce Monte e poi saliamo senza problemi lungo una splendida strada panoramica costellata da alcuni graziosi paesi, tra cui Fiorenzuola di Focara, piccolo borgo a picco sul mare. Splendido il campeggio incastonato nel parco e discesa al mattino verso Pesaro. Deviazioni come questa valgono le pena, perché il traffico, fortunatamente, segue altre vie…
Proseguiamo lungo la costa verso Ancona, dove riusciamo a incontrare il nostro caro amico Aldo, anche lui un grande ciclo viaggiatore. Aldo ci attende in centro ad Ancona e ci aiuta a uscirne rapidamente, visto che è la sua città e la conosce.
Pedaliamo insieme attraverso un altro splendido parco, quello del Conero, godendo di meravigliosi scorci e di svariati sali scendi e chiacchierando piacevolmente. La pioggia ci coglie all’improvviso mentre usciamo dal parco e scendiamo verso Numana; facciamo appena in tempo a metterci l’abbigliamento impermeabile e a scendere di qualche km che l’acquazzone ci abbandona così com’è arrivato.
Aldo ci scorta in campeggio a Porto Recanati e ci ritroviamo per cena con sua moglie Mimmi e il nipote Marcello; trascorriamo una gran bella serata e ci fa davvero piacere essere riusciti a incontrare il nostro amico.
Il mattino successivo Aldo si unisce a noi per la prima ora di viaggio, lungo la ciclovia che costeggia il mare fino a Potenza Picena. La particolarità è che anche lui possiede una bella DISCOVERYbike e non è cosa da tutti i giorni vederne tre insieme!
Da un campeggio all’altro, tocchiamo Roseto degli Abruzzi e Marina di Vasto, poi ci allontaniamo dal mare per entrare in Puglia, diretti verso Foggia. Questa tappa è decisamente faticosa per l’elevato traffico della statale Adriatica, ma tutte le alternative mal si conciliano con i giorni che abbiamo a disposizione, pertanto dobbiamo chiudere gli occhi sulla scelta della strada, tenendoli invece più che aperti per evitare di finire “passati” tra le ruote dei mille camion carichi di pomodori che ci sfrecciano accanto, oltre alle auto, lungo questa statalona che sembra un’autostrada.
Tentiamo una deviazione per strade secondarie non particolarmente interessanti, ma che risparmiano un po’ di questo delirio veicolare. Questo tratto iniziale è realmente spiacevole e intorno non c’è nulla, solo campi, il caldo e poca acqua… I ricordi di un altro viaggio si fanno rivedere…
Ci premia l’arrivo a Foggia; alloggiamo in un B&B nella piazza principale e ci concediamo una bella cena tipica, passeggiando nelle stradine illuminate e piene di vita. Chicca dell’arrivo in città è la domanda di un ragazzetto, che suona più o meno così: “Chessieteturisti?”… Al che, dopo circa 120 km prevalentemente lungo l’infernale Adriatica, questa è l’unica risposta che mi sento di dare: “No… Siamo… ALIENI!!!”. 🙂
Da Foggia cerchiamo la strada migliore, meno trafficata e con meno dislivello, perché entriamo nelle Murge che non sono affatto pianeggianti. Questa zona è davvero affascinante, saliscendi tra campi e colline, che non possiamo gustare appieno perché ci avviciniamo all’imbrunire e la strada non è illuminata. Rotoliamo giù dai pendii tra Spinazzola e Poggiorsini, come la luna piena che ci delizia con la sua grandezza e la sua luce, appoggiata sul bordo della collina come fosse un disegno.
Poggiorsini ci accoglie con il buio, abbiamo un appartamentino tutto per noi in un B&B a gestione familiare, dove possiamo cucinare e riposare al termine di un’altra lunga giornata. Qui non ci si arriva per caso, si devia di tre km dalla strada principale, e quindi per noi è un segno il fatto che il signor Michele, che ci ospita, sia il fratello della segretaria del Sindaco di Sava, che tra qualche giorno ci unirà in matrimonio!!!
L’ultima tappa ci porta a Noci e infine il 31 agosto, paesino dopo paesino, arriviamo finalmente sullo splendido Mar Ionio, il mio bel mare, che mi riempie il cuore ogni volta che lo penso e ancora di più quando lo vedo. Questa terra significa “Casa” e ormai sono pochi i chilometri che ci separano dall’abbraccio di Ada e Gigi, che ci seguono sempre nelle nostre avventure e che ci accompagneranno verso la prossima, cioè le nozze!
Tutto il resto è già scritto…

Wedding Road 2015: l’emozione di partire da casa

bikemap.net: il percorso lungo l’Italia

Le tappe

Tracce d’estate

Rifornimenti a Ticineto (AL)

Ponte coperto, Pavia

Duomo di Pavia e statua del Regisole

Interno del duomo di Pavia

Castello Visconteo, Pavia

Simone, partito da Firenze, percorre la Via Francigena

Ernesto, B&B Santamaria, Orio Litta, Lodi

Orio Litta, Lodi

Bicicletta “Umberto Dei”: eleganza su due ruote

Cremona vista con gli occhi di Paola

Il Duomo di Cremona e il Torrazzo, il secondo campanile più alto d’Italia (112 m)

Duomo e Torrazzo, dettaglio

Duomo, dettaglio

L’orologio astronomico del Torrazzo (1583-1588) rappresenta la volta celeste e le costellazioni zodiacali

Il Palazzo Comunale di Cremona

Duomo di Cremona e Battistero

Ciclabile Postumia presso Cremona

Prima notte in campeggio a Porto Mantovano (MN)

Rotonda di San Lorenzo, Mantova

Torre dell’orologio (1473), Mantova

Orologio astronomico di Bartolomeo Manfredi, Mantova

Interno chiesa di Sant’Andrea, Mantova

Casa del mercante Giovanni Bonforte da Concorezzo (1455)

Palazzo Ducale di Mantova

Palazzo Bonacolsi e Torre della Gabbia; sullo sfondo la cupola di Juvarra della chiesa di Sant’Andrea

Duomo di Mantova

Ciclovia sinistra del Po, Eurovelo 8

Ciclovia sinistra del Po, Eurovelo 8

Verso Ostiglia (MN)

Un Po di Silvano

Paesi lungo la ciclovia dell’argine

Roberta, la sognatrice dell’edicola di Sermide (MN)

Il grande fiume

Asciugacalzini da viaggio

Panorama padano

La rocca possente di Stellata, frazione di Bondeno (FE)

Pronti per la pausa pranzo

Ciclabile nell’assolata campagna ferrarese

La quiete tra gli alberi

Pomeriggio di pesca

Il cielo nell’acqua

Ferrara

Palazzo ducale di Ferrara

Interno del Palazzo ducale

Fossato del Palazzo ducale

Cattedrale di Ferrara

Cattedrale di Ferrara, dettaglio

Colori

Piazza Trento Trieste e Torre della Vittoria

Piccoli km crescono (grazie alle Ande…)

Ravenna e i suoi mosaici

Piazza del Popolo a Ravenna

Piazza del Popolo a Ravenna

Palazzo del Comune

Palazzo del Comune

Tomba del sommo Poeta

Torre campanaria del Duomo (Basilica Ursiana), Ferrara

Dettaglio del campanile del Duomo (Basilica Ursiana), Ferrara

Scorcio del Duomo (Basilica Ursiana), Ferrara

Scorcio del Duomo (Basilica Ursiana), Ferrara

Incontro casuale a Cervia con Mauro, Giuliana e Arianna

Incontro casuale a Cervia con Mauro, Giuliana e Arianna

Torre di San Michele, Cervia

Girasoli

Cesenatico (Forlì-Cesena)

Barche nel canale

Gabicce Monte (Pesaro)

Sguardo su Gabicce Mare (Pesaro)

La Piazza di Gabicce Monte

Fiorenzuola di Focara (Pesaro)

Acquistiamo la cena al negozio di Mirna e Augusto

A picco sul mare

Vista di Fiorenzuola

Vista di Fiorenzuola

Tra le colline del parco di San Bartolo (Pesaro)

Tra le colline del parco di San Bartolo (Pesaro)

Arco di Augusto (Fano)

Statua di Augusto

Aldo, un nostro caro amico Cicloviaggiatore

Parco del Conero: scogliera del Trave

Su e giù per il Conero

Portonovo

Aldo e la sua famiglia

Tre Discovery allo sbaraglio

Porto Recanati

Porto Recanati

Salutiamo Aldo

Camping di Roseto degli Abruzzi

Castello Aragonese di Ortona

Salto Aragonese

Torre del Castello

Castello Aragonese di Ortona

Ortona

Vicoli di Ortona

Colori mediterranei

Foggia

Foggia

Foggia

Foggia

Foggia

Su e giù per le Murge

La luna rotola giù dalla collina

Paola e la luna

Cartelli (che strani cinghiali qui in Puglia)

Noci

Ristorante Fe, Noci

Ristorante Fe, Noci

Silvano & Silvano, B&B Le Bianche, Noci

Giochiamo tra ulivi centenari

Giochiamo tra ulivi centenari

Il cielo dall’ulivo

Terra di trulli

Valle d’Itria

Valle d’Itria

Bicitrulli

Martina Franca (TA)

Martina Franca (TA)

Martina Franca (TA)

Martina Franca (TA)

Martina Franca (TA)

Martina Franca (TA)

Un confetto coccinella, dono inaspettato di una bimba per il matrimonio

Trulli

Grottaglie, il paese delle ceramicheGrottaglie, il paese delle ceramiche

Il bel mare di Torre Ovo (TA)

Dopo 14 giorni arriviamo a casa

Ada e Gigi accolgono le Damigelle